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32. Scafati (now Pompei). Contrada S. Abbondio, Fondo Cipriano.

Excavated January to April 1908.

 

A poco più di 1 km. a sud-est di Pompei, nel fondo che si estende, di là dalla ferrovia dello Stato, sull'amena collinetta di S. Abbondio, e precisamente nel tratto di vigna posto fra le casette rurali che occupano la più alta quota della collinetta.

 

A little more than 1 km south-east of Pompeii, on the land extending beyond the state railway on the pleasant hillock of S. Abbondio, and more precisely in the stretch of vineyard between the small rural houses occupying the highest part of the hillock.

 

Vedi/See Notizie degli Scavi di Antichità, 1922, p.479.

 

Notizie degli Scavi di Antichità, 1921, p.416, (note 1)

Note: Excavations undertaken by private citizens in the Pompeian territory.

(Ten years ago, by commission expressly from sig. Sopraintendente prof. Vittorio Spinazzola, I had to prepare an extensive report, accompanied by numerous photographs, plans and drawings on eleven private excavations of which no news had been given yet. But now that every investigation to find it has been in vain, so it must be considered as definitively lost, and now the Sopraintendenza considers that gap must be filled, not without pain, I have redone the work already completed and with this and other subsequent reports, I will give news of the precious topographical antiquarian material, unearthed in the excavations).

(signed Matteo Della Corte).

 

Notizie degli Scavi di Antichità, 1922, p.479

XIII. Saggi di scavo eseguili dal sig. Giuseppe Cipriano nel fondo di sua proprietà alla contrada S. Abbondio (comune di Scafati), nell'anno 1908

A poco più di 1 km. a sud-est di Pompei, nel fondo che si estende, di là dalla ferrovia dello Stato, sull'amena collinetta di S. Abbondio, e precisamente nel tratto di vigna posto fra le casette rurali che occupano la più alta quota della collinetta, eseguironsi, tra i mesi di gennaio e aprile del 1908, esplorazioni dirette a riconoscere la natura di un edificio antico sepoltovi, del quale si erano già toccati alcuni muri durante i lavori agricoli. Rustici affatto si presentarono i pochi ambienti scoperti che appartengono alla parte più settentrionale di una villa rustica: vi si riconobbero: l'ingresso ad un atrio rustico, munito di una solida soglia (di tre blocchi discontinui di pietra vesuviana), attraverso le cui interruzioni passavano e le ruote dei carri e le acque piovane; il foro di scarico del fusorium, e cị stando all'esterno del muro perimetrale settentrionale.

 

Passando all'interno, in primo luogo la presenza dei dolii (tre di essi sono oggi a Pompei), infissi nel suolo di un ambiente, chiaŕ essersi qui la zappa imbattuta in una vasta cella vinaria, rimasta in gran parte inesplorata;' un altro ambiente, che segue, è un ampio fusorium, dal pavimento rivestito d'intonaco di coccio pesto ben levigato ed inclinato verso l'orifizio del già additato foro di scarico. Questo fusorium deve ritenersi come un accessorio della cella vinaria e del torcular che forse aprivasi di rimpetto, sul lato opposto dell'atrio. Un terzo ambiente coperto di volta a botte in direzione N-S, conteneva il puteal di una piscina sottostante. Di là dall'atrio in un andito limitato ad oriente da un pluteo congiungente due colonnine laterizie, era la fornace di una grossa caldaia che già era stata divelta dal posto suo. Essendo il sito dello scavo in pendenza accentuata, le deiezioni vulcaniche qui non oltrepassano i m. 3 di altezza, soggette come sono state durante i secoli ad una continua azione di dilavamento.

 

Dalla piccola area esplorata provengono parecchie monete, rinvenute, il 28 gennaio 1908, accanto ad uno scheletro umano:

Oro: un aureo di Vespasiano col tipo della Aeternitas;

Argento: nove denarii, dei quali tre irriconoscibili; uno di Pomponio Musa; uno di M. Cassio; uno di L. Pisone Frugi; e tre legionarii (sopra uno di essi è l'insegna della leg. XVIII);

Bronzo: tre grandi bronzi, dei quali uno di Galba e due di Vespasiano.

 

Alla mano sin. dello scheletro indicato si troṿ pure un anellino d'oro a semplice verghetta, vuota.

 

Delle tegole, raccolte intere od in frammenti, due recavano il bollo in lettere rilevate

 

SVCCESSI

 

(cfr. CIL. X, 8042,99: Successi A. T. L); una terza recava il bollo CIL. X, 8042,44, (D)omiti Ale(xandri).

 

Sopra tre dei dolii segnati in pianta si lesse, impressa in lettere incavate, la marca di fabbrica CIL. X, 8047,19, M. Vibi Liberalis;

 

e, sopra un quarto dolio, l'altra:

 

M. TREBON

 

(cfr. CIL· X, la teg. camp. 8042, 101: L · Treboni Suici ..... nis Victoris, proveniente da Puteoli).

 

Sotto il piede di un 'anfora vinaria, finalmente, era impresso, in lettere rilevate, quest'ultimo bollo, nuovo ed interessante: e(x) f́g(li)n(is) Caesa[ri}s, chiuso in una cornicetta dagli angoli arrotondati:

 

Scafati. Contrada S. Abbondio, Fondo Cipriano. Anfora vinaria
Bollo: e(x) f́g(li)n(is) Caesa[ri}s, chiuso in una cornicetta dagli angoli arrotondati.

Scafati. Contrada S. Abbondio, Fondo Cipriano. Anfora vinaria

Bollo: e(x) f́g(li)n(is) Caesa[ri}s, chiuso in una cornicetta dagli angoli arrotondati.

 

XIII. Report of the excavation undertaken by sig. Giuseppe Cipriano in a fondo in his ownership at the contrada S. Abbondio (Scafarti) in 1908.

Our approximate translation.

 

A little more than 1 km south-east of Pompeii, on the land extending beyond the state railway on the pleasant hillock of S. Abbondio, and more precisely in the stretch of vineyard between the small rural houses occupying the highest part of the hillock, explorations were carried out between January and April 1908 aimed at recognising the nature of an ancient building buried there, some walls of which had already been touched during agricultural work.

 

The few rooms discovered, belonging to the northernmost part of a rustic villa, were quite rustic: the entrance to a rustic atrium with a solid sill (made of three discontinuous blocks of Vesuvian stone), through whose interruptions passed both cart wheels and rainwater, and the drainage hole of the fusorium, were recognised, being outside the northern perimeter wall.

 

Turning to the interior, first of all the presence of dolii (three of them are now in Pompeii), embedded in the ground of a room, made it clear that here the digger had come across a large cella vinaria, which remained largely unexplored; another room, which follows, is a large fusorium, the floor covered with plaster of cocciopesto well polished and inclined towards the orifice of the already mentioned discharge hole. This fusorium must be considered as an accessory to the wine cellar and the torcular, which perhaps opened opposite, on the opposite side of the atrium. A third room, covered by a barrel-vaulted roof in a N-S direction, contained the puteal for a tank below. On the other side of the atrium, in a passageway limited to the east by a pluteus (wall) joining two small brick columns, was the furnace of a large boiler that had already been removed from its place. As the site of the excavation is on a steep slope, the volcanic waste here is no more than 3 metres high, subject as it has been over the centuries to continuous washing away.

 

From the small area explored originated several coins, found on January 28, 1908, alongside a human skeleton:

Gold: an aureus of Vespasian with image of Aeternitas [the divine personification of eternity];

Silver: nine denarii: one of Pomponius Musa, one of M. Cassio, one of L. Pisone Frugi and three legionarii (above one of them was the insignia of the leg. XVIII). Three others were unrecognizable.

Bronze: three large bronze coins, one of Galba and two of Vespasian.

 

Found on the left hand of the indicated skeleton was a gold ring with a simple empty band.

 

Of the tiles found here whole or in fragments, two had the stamp in raised letters - SVCCESSI

(cfr. CIL X, 8042,99: Successi  A. T. L);

A third showed the mark CIL X, 8042,44, (D)omiti Ale(xandri).

 

On three of the large earthenware jars marked on the plan, one could read, in sunken letters, the mark of the maker CIL X, 8047,19, M. Vibi Liberalis.

 

And above a fourth dolium, another:

M·TREBON

(cfr. CIL X, la teg. camp. 8042,101: L. Treboni Suici ..... nis Victoris, provenanced from Puteoli).

 

Finally, under the foot of a wine amphora, was impressed in raised letters, this last new and interesting mark:

e(x) f́g[li]n(is) Caesa[ri]s, enclosed in a carved frame with rounded corners:

 

Scafati. Contrada S. Abbondio, Fondo Cipriano. Wine amphora.
Stamp: e(x) f́g[li]n(is) Caesa[ri]s, enclosed in a carved frame with rounded corners:

Scafati. Contrada S. Abbondio, Fondo Cipriano. Wine amphora.

Stamp: e(x) f́g[li]n(is) Caesa[ri]s, enclosed in a carved frame with rounded corners:

 

Garcia y Garcia

Scafati, contrada S. Abbondio. Scavi di Giuseppe Cipriano, in un fondo di sua proprietà da gennaio ad aprile del 1908. Il luogo appartiene ora al comune di Pompei.

 

Ancora una volta la relazione degli scavi fu fatta da M. Della Corte e, seppura povera senza il necessario corredo planimetrico e sensa illustrazioni ne fotografie, rimane pur sempre fonte primordiale per la conoscenza di questa villa. La riporto integralmente:

 

Della Corte fa riferimento ad una pianta di queste strutture, pianta che peṛ non fu pubblicato nella sua relazione.

G. Stefani mi segnala uno schizzo esistente negli archivi della SAP - e rimane finora ignota agli studiosi.

 

Per questa villa, che pur ha donato anche un discreto tesoretto monetale, non ho trovato alter notizie.

 

 

Scafati, contrada S. Abbondio. Excavations by Giuseppe Cipriano, in a property he owned from January to April 1908. The site now belongs to the municipality of Pompeii.

 

Once again, the report of the excavations was made by M. Della Corte and, although poor without the necessary planimetric support and without illustrations or photographs, it remains the prime source for the knowledge of this villa. I quote it in full:

 

Della Corte refers to a plan of these structures, but this was not published in his report.

G. Stefani reports a sketch that exists in the SAP archives - and remains unknown to scholars until now.

 

For this villa, which also uncovered a fair number of coins, I have found no other information.

 

 

Vedi/See Garcia y Garcia L., 2017. Scavi Privati nel Territorio di Pompei. Roma: Arbor Sapientiae, p. 423-5.

 

 

 

 

 

 

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Ultimo aggiornamento - Last updated: 17-Oct-2021 16:29